In ogni procedura di pianificazione e controllo non si può prescindere dall’utilizzo di stime relative a ricavi/costi aziendali.
Non si può aspettare la manifestazione contabile di un ricavo/costo per rendersi conto di alcuni fenomeni, in sostanza significa accettare l’idea che i buoi siano già scappati dalla stalla senza nessuna possibilità di agire. Ma come procedere alla stima di ricavi/costi aziendali in particolare con riferimento a singoli prodotti o attività? Quali criteri utilizzare?
[1] Valori storici
Per la stima di ogni costo/ricavo non si può prescindere da quelli che sono i valori storici aziendali. A meno di nuovi investimenti in tecnologie, impianti, all’apertura di nuovi mercati o nuovi canali commerciali, i valori passati rappresentano sempre un punto di partenza per ogni stima futura.
Se fino ad oggi per una data produzione occorrevano 10 ore manodopera, devo comunque considerare questo valore per una stima successiva che analizzi i motivi per cui lo si va a modificare in misura superiore o inferiore.
[2] Stime
I valori storici aziendali andranno poi modificati in base alle previsioni che l’azienda fa in ordine a nuove tecnologie, nuovi mercati, nuovi processi aziendali. Questo andrà a rappresentare il parametro di riferimento verso cui andare a misurare ogni scostamento a consuntivo in modo da renderlo misurabile – il prodotto è costato il 3% in meno – ma più di tutto a comprendere le cause di tale scostamento – una materia prima è costata meno del previsto.
[3] Aggiornamento stime
Ovviamente le stime effettuate sui costi/ricavi aziendali non dovranno essere prese come valori immutabili qualsiasi cosa accada. Al contrario dovranno essere confermate o modificate in base al progressivo manifestarsi dei valori consuntivi nel corso dell’esercizio, quanto meno ogni trimestre se non ogni mese. Spesso capita – ad esempio – che molte aziende continuino anche Giugno/Luglio a parametrare l’attività rispetto a valori stimati a Novembre dell’anno precedente, senza considerare i risultati conseguiti nei primi 5 mesi di attività con distorsioni rilevanti sull’analisi della performance aziendale.
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